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robyrobyla
Amministratore


Registrato: 17/08/04 13:58 Messaggi: 2961 Residenza: Seriate (Bg) |
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Si xò c'è una differenza... stavolta non sono stati gli ultras a metterci il becco ma è stata la voce della maggioranza del popolo bergamasco (emblematici i messaggi apparsi in diretta a tutto atalanta e le centinaia di lamentele ricevute su atalantini).
Han sbagliato... ma gli costa fatica ammetterlo!
RoB!
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...Su di noi dicono tante falsità
ci dipingono con ogni genere di menzogne
e ci gettano addosso tutto il fango possibile
ma l'unica verità è che siamo Trafficanti di Sogni...
Ultras Atalanta |
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Lun 30 Apr 2007, 16:33 |
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macciu
Dea dipendente


Registrato: 18/08/04 13:28 Messaggi: 4337 Residenza: Castelli Calepio(Bg) |
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Però ragazzi se è stata fatta sisinformazione sul pensiero della curva, questa disinformazione ha colpito anch eRuggeir, in ARgentina, che non senguendo la cosa di persona ha solo risposto alle voci...E la sua accusa di pseudotifosi è da interpretare in questo senso: per lui se davvero c'è gente che non vuole Gigi D'Alessio per questioni razziali, allora questi sono pseudotifosi...
Non ha mica detto "la curva Nord" parlava di quella che credeva una minoranza in base alle voci che gli arrivavano....
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Quanto è bella mia cugina Bianca,top model!
www.biancabalti.com
Guarda i miei video!
http://www.youtube.com/watch?v=-sus82vGDi8
http://www.youtube.com/watch?v=8A9u5bjWLMY |
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Mar 01 Mag 2007, 1:25 |
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robyrobyla
Amministratore


Registrato: 17/08/04 13:58 Messaggi: 2961 Residenza: Seriate (Bg) |
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Rerum cognoscere causas
Felix qui potuit rerum cognoscere causas…
“Felice chi ha potuto conoscere le cause delle cose”
Bellissimo verso virgiliano. Il poeta antico, nativo di Mantova ma innamorato di Napoli (ehm), lo scrive nelle sue “Georgiche” alludendo al saggio epicureo che, illuminato dalla filosofia, è giunto a possedere le “rerum causas”, le cause delle cose.
Verso che moltissimi però, anche assai colti, spesso dimenticano.
Spesso e volentieri. Purtroppo.
Ultimo esempio in questi giorni. I tifosi atalantini hanno manifestato scarso gradimento verso l’ipotizzata presenza del cantante napoletano Gigi d’Alessio al concerto per il centenario della loro squadra. L’artista ha rinunciato. L’evento è stato cancellato. Sono giunte le scuse della società nerazzurra, una nota del d’Alessio medesimo e, prevedibile, il polverone mediatico: nobili e illuminate prese di posizione di sindaci, sindacalisti, intellettuali e scienziati bergamaschi contro la figuraccia che gli ultras (solo loro?) avrebbero fatto fare alla città.
E giù a dar dei razzisti retrivi.
Senza capire che la prossima volta, proprio a motivo dell’ennesima lezioncina poltically correct, potrebbe andare ancora peggio.
E senza chiedersi, naturalmente, le “rerum causas”.
Perché?
Perché la stessa curva che ama il nero Makinwa e il terrone Migliaccio in campo con la maglia dell’Atalanta, non vuole d’Alessio sul palco a celebrare l’Atalanta?
Forse converrebbe chiederselo, prima di emettere giudizi di disarmante scontatezza.
Bergamasco della diaspora, emigrato 35 anni fa, azzardo un’ipotesi (non certezze) per provare a rispondere.
Temo che lo scarso entusiasmo di parecchi Bergamaschi (mica solo degli ultras, date retta) all’idea del d’Alessio al centenario della loro dea, derivi anche da un sottile senso di disprezzo di cui, proprio in quanto bergamaschi, quei tifosi si sentono oggetto. Spesso, e lo dico perché lo vedo e lo sento, ciò che attiene a Bergamo è visto, da fuori, con malcelato senso di superiorità. Ci sono città e tifoserie che godono di buona, od ottima, stampa, e cui alla fine si perdona quasi tutto; e ce ne sono altre, come la nostra, che, a prescindere, vengono ritenute violente, incontrollabili, pericolose. E cui non si perdona quasi nulla. Pensate il derby romano interrotto un paio di stagioni fa; pensate i morti che hanno sulla coscienza le due tifoserie milanesi: eppure, vuoi mettere come sono cattivi quelli di Bergamo, che pure notoriamente non usano lame e non hanno mai fatto vittime?
La cosa, fra l’altro, non concerne solo l’ambito calcistico: un sorrisino pressoché di compatimento può di volta in volta riguardare, che so?, il dialetto bergamasco (sapido e argutissimo, ma altrove giudicato orribile e rozzo; mentre altri dialetti sono gratificati del titolo di “lingue”), l’operosità bergamasca (contrapposta nella sua basica serietà all’allegro arrangiarsi altrui) o la bergamasca iniziale sobrietà, quasi diffidenza, nei rapporti umani (cui risponde facile cordialità a latitudini diverse).
Questi pregiudizi, e non solo questi, il Bergamasco se li sente addosso. E alla fine credo pesino. Al punto magari da far scattare un orgoglio discutibile, certo, ma risentito, non razzista. O che, se mai, reagisce a un razzismo subìto.
Siamo, come tifosi, i più terribili di tutti (e non è vero)? Siamo, come gente, arretrati, chiusi, ottusi, capaci solo di lavorare e parlare un dialetto orribile (e non è vero)? Siamo i montanari della Val Brembana? Bergamini, muratori e nient’altro?
Bene. Benissimo. Però la nostra squadra e la nostra bandiera la festeggiamo noi, con i nostri cantanti e i nostri amici.
Tutti questi altri che ci sono superiori in tutto, per una volta, quella volta lì, non ce li vorremmo. Perché li sentiremmo imposti da fuori e sostanzialmente estranei ai nostri desideri e ai nostri sentimenti.
Pensare così è far fare una figuraccia alla città, come pretende l’intellighenzia che va in tribuna vip? Forse no. Forse è amarla e viverla per ciò che è. E per come è considerata.
by Secundus
articolo preso da atalantini
mi pare un bellissimo articolo di ottima fattura.
RoB!
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ma l'unica verità è che siamo Trafficanti di Sogni...
Ultras Atalanta |
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Mar 01 Mag 2007, 8:27 |
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dani88
Utente base

Registrato: 26/04/07 16:36 Messaggi: 11
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quoto in pieno l'articolo proposto da RoB!!!!!!!!!!
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Mar 01 Mag 2007, 16:42 |
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Pajkar
Seguace della Dea


Registrato: 02/06/05 09:26 Messaggi: 1438 Residenza: Canton Ticino |
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 |  | Rerum cognoscere causas
Felix qui potuit rerum cognoscere causas…
“Felice chi ha potuto conoscere le cause delle cose”
Bellissimo verso virgiliano. Il poeta antico, nativo di Mantova ma innamorato di Napoli (ehm), lo scrive nelle sue “Georgiche” alludendo al saggio epicureo che, illuminato dalla filosofia, è giunto a possedere le “rerum causas”, le cause delle cose.
Verso che moltissimi però, anche assai colti, spesso dimenticano.
Spesso e volentieri. Purtroppo.
Ultimo esempio in questi giorni. I tifosi atalantini hanno manifestato scarso gradimento verso l’ipotizzata presenza del cantante napoletano Gigi d’Alessio al concerto per il centenario della loro squadra. L’artista ha rinunciato. L’evento è stato cancellato. Sono giunte le scuse della società nerazzurra, una nota del d’Alessio medesimo e, prevedibile, il polverone mediatico: nobili e illuminate prese di posizione di sindaci, sindacalisti, intellettuali e scienziati bergamaschi contro la figuraccia che gli ultras (solo loro?) avrebbero fatto fare alla città.
E giù a dar dei razzisti retrivi.
Senza capire che la prossima volta, proprio a motivo dell’ennesima lezioncina poltically correct, potrebbe andare ancora peggio.
E senza chiedersi, naturalmente, le “rerum causas”.
Perché?
Perché la stessa curva che ama il nero Makinwa e il terrone Migliaccio in campo con la maglia dell’Atalanta, non vuole d’Alessio sul palco a celebrare l’Atalanta?
Forse converrebbe chiederselo, prima di emettere giudizi di disarmante scontatezza.
Bergamasco della diaspora, emigrato 35 anni fa, azzardo un’ipotesi (non certezze) per provare a rispondere.
Temo che lo scarso entusiasmo di parecchi Bergamaschi (mica solo degli ultras, date retta) all’idea del d’Alessio al centenario della loro dea, derivi anche da un sottile senso di disprezzo di cui, proprio in quanto bergamaschi, quei tifosi si sentono oggetto. Spesso, e lo dico perché lo vedo e lo sento, ciò che attiene a Bergamo è visto, da fuori, con malcelato senso di superiorità. Ci sono città e tifoserie che godono di buona, od ottima, stampa, e cui alla fine si perdona quasi tutto; e ce ne sono altre, come la nostra, che, a prescindere, vengono ritenute violente, incontrollabili, pericolose. E cui non si perdona quasi nulla. Pensate il derby romano interrotto un paio di stagioni fa; pensate i morti che hanno sulla coscienza le due tifoserie milanesi: eppure, vuoi mettere come sono cattivi quelli di Bergamo, che pure notoriamente non usano lame e non hanno mai fatto vittime?
La cosa, fra l’altro, non concerne solo l’ambito calcistico: un sorrisino pressoché di compatimento può di volta in volta riguardare, che so?, il dialetto bergamasco (sapido e argutissimo, ma altrove giudicato orribile e rozzo; mentre altri dialetti sono gratificati del titolo di “lingue”), l’operosità bergamasca (contrapposta nella sua basica serietà all’allegro arrangiarsi altrui) o la bergamasca iniziale sobrietà, quasi diffidenza, nei rapporti umani (cui risponde facile cordialità a latitudini diverse).
Questi pregiudizi, e non solo questi, il Bergamasco se li sente addosso. E alla fine credo pesino. Al punto magari da far scattare un orgoglio discutibile, certo, ma risentito, non razzista. O che, se mai, reagisce a un razzismo subìto.
Siamo, come tifosi, i più terribili di tutti (e non è vero)? Siamo, come gente, arretrati, chiusi, ottusi, capaci solo di lavorare e parlare un dialetto orribile (e non è vero)? Siamo i montanari della Val Brembana? Bergamini, muratori e nient’altro?
Bene. Benissimo. Però la nostra squadra e la nostra bandiera la festeggiamo noi, con i nostri cantanti e i nostri amici.
Tutti questi altri che ci sono superiori in tutto, per una volta, quella volta lì, non ce li vorremmo. Perché li sentiremmo imposti da fuori e sostanzialmente estranei ai nostri desideri e ai nostri sentimenti.
Pensare così è far fare una figuraccia alla città, come pretende l’intellighenzia che va in tribuna vip? Forse no. Forse è amarla e viverla per ciò che è. E per come è considerata.
by Secundus
articolo preso da atalantini
mi pare un bellissimo articolo di ottima fattura.
RoB! |
un grande articolo!!!
come molti di quelli che scrive Secundus...
_________________

BiH |
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Mer 02 Mag 2007, 12:53 |
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andrea1907
Seguace della Dea


Registrato: 17/03/06 21:33 Messaggi: 1196 Residenza: Fontanella |
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Descrizione: |
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bell'articolo
_________________ Da
Anni
Sempre
Presenti
Ovunque |
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Mer 02 Mag 2007, 13:54 |
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GAZZA
Utente base


Registrato: 10/03/06 09:54 Messaggi: 42 Residenza: CANTU' - La Città dei Canestri |
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Descrizione: |
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se invece avessero proposto omar pedrini (l'unico bresciano che potrò mai amare),
ne sarebbe nata la stessa controversia...
ma non avrebbe fatto notizia.
Sto dalla parte di chi non vuole D'Alessio non in quanto napoletano, ma in quanto tifoso di napoli
_________________ CON COSTINHA
PLACHEREMO LA NOSTRA FAME
http://www.youtube.com/watch?v=FnuOUGbm_DQ&mode=related&search |
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Mer 02 Mag 2007, 14:18 |
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Brasa80
Seguace della Dea

Registrato: 06/12/04 18:59 Messaggi: 1176
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Descrizione: |
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 |  | Sto dalla parte di chi non vuole D'Alessio non in quanto napoletano, ma in quanto tifoso di napoli |
nonostante le speculazioni mediatiche, la posizione del 99.99% degli atalantini contrari al concerto era questa
_________________ I think I'd rather be at home listening to the Ramones |
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Mer 02 Mag 2007, 16:28 |
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bomber
Tifoso


Registrato: 05/01/06 16:15 Messaggi: 649 Residenza: Bergamanchester |
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strabello l'articolo. e straVERO..
_________________ YOU'LL NEVER WALK ALONE
1907 - L'ANNO DELLA DEA... 1911 - L'ANNO DEL MAIALE |
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Mer 02 Mag 2007, 17:51 |
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soloatalanta
Tifoso


Registrato: 03/05/06 15:57 Messaggi: 735 Residenza: Dalmine,17 anni |
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Descrizione: |
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io non lo volevo...un tifoso del napoli che viene alla festa dell'atalanta...ma invitate ad esempio i simbiosi che hanno fatto il cd qualche hanno fa della curva nord
_________________ http://www.myspace.com/zampagnaunodinoi
GLI ULTRAS SI DIFFERENZIANO DA TUTTI E DEVONO COINVOLGERE TUTTO, SE NON CI FOSSERO GLI ULTRAS SAREBBE UN CINEMA : FAREBBERO TUTTI SILENZIO!
ART.21:TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE
l'ultras non è moda, ma convinzione.Per chi se lo fosse dimenticato... fare l'ultras è reato.
Immagine spettacolare
http://s2.bitefight.it/c.php?uid=5425 |
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Ven 11 Mag 2007, 19:53 |
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cesco79
Simpatizzante

Registrato: 05/04/07 10:33 Messaggi: 332 Residenza: Seriate |
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Posso dsire la mia??Io credo purtroppo che abbiamo perso contro questa stupidaggine-mediatica 2 volte:
1) come tifosi che ci hanno dipinto come razzisti e leghisti...cosa che mi pare una buffonata
2) come Bergamaschi , che, è vero ,siamo un po' diffidenti , non siamo giocosi ( come i toscani) e caciaroni ( come i romani), ma siamo disposti a spaccarci la schiena per dare una mano a persone in difficoltà ...dalla bassa alle valli...anche fuori dalla nostra amata bergamasca....alla fine siamo stati screditati tutti ( compresa gente che a treviglio si è pagata il biglietto per vedere e sentirer Gigino il napoletano D'Alessio...)e che magari capisce bene il motivo per cui il partenopeo non è desiderato alla festa della Dea
Oltre allo smacco (immenso secondo me) la beffa...GIGI D'ALESSIO ci ha addirittura guadagnato tutta la pubblicità che li abbiamo offerto su un piatto d'argentonon è roba da buttare e Lui da bravo artista partenopeo che ha fatto del "dramma" la sua vita non si è risparmiato in lacrime , gemiti e vittimismo...e chiaramente anche altri artisti gli hanno teso la mano e nn verranno....bravi bravi....io credo che oggi, o forse domani, nn so , se volesse farsi un giro a PIEDI Omar Pedrini (BRIXIA) in centro o in città alta al max riceverebbe qualche coretto ...ma nulla +!! Ora chi si esibirà in concerti qua a Bg???
ditemi voi se non ci abbiamo perso la faccia??tutta colpa di Facchinetti...ma cazzo fai unn sondaggio fuori dello stadio e chiedi ai tifosi "chi volete sentire alla festa del centenario??, annunci sull'Eco un po' di volantini...che organizzazione scandalosa....ma tipo i NOMADI al posto di Gigino no??!!!!
_________________ Mi chiedo come sarà l'inverno Con una primavera che non vedrò mai
Mi chiedo come sarà la notte Con un giorno che non vedrò mai
Mi chiedo come sarà la vita Con una luce che non vedrò mai
Mi chiedo come sarà la vita Con un dolore che dura in eterno
In ogni notte c'è un nero diverso In ogni notte desidero tornare
Al tempo in cui cavalcavo Attraverso le foreste antiche
In ogni inverno c'è un freddo diverso In ogni inverno mi sento così vecchio
Molto vecchio così come la notte Molto vecchio così come il terribile freddo |
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Dom 17 Giu 2007, 21:29 |
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robyrobyla
Amministratore


Registrato: 17/08/04 13:58 Messaggi: 2961 Residenza: Seriate (Bg) |
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Ottimo discorso... d'accordissimo con te!
RoB!
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ci dipingono con ogni genere di menzogne
e ci gettano addosso tutto il fango possibile
ma l'unica verità è che siamo Trafficanti di Sogni...
Ultras Atalanta |
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Dom 17 Giu 2007, 21:39 |
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cesco79
Simpatizzante

Registrato: 05/04/07 10:33 Messaggi: 332 Residenza: Seriate |
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Grazie Rob!
_________________ Mi chiedo come sarà l'inverno Con una primavera che non vedrò mai
Mi chiedo come sarà la notte Con un giorno che non vedrò mai
Mi chiedo come sarà la vita Con una luce che non vedrò mai
Mi chiedo come sarà la vita Con un dolore che dura in eterno
In ogni notte c'è un nero diverso In ogni notte desidero tornare
Al tempo in cui cavalcavo Attraverso le foreste antiche
In ogni inverno c'è un freddo diverso In ogni inverno mi sento così vecchio
Molto vecchio così come la notte Molto vecchio così come il terribile freddo |
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Lun 18 Giu 2007, 7:49 |
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bomber
Tifoso


Registrato: 05/01/06 16:15 Messaggi: 649 Residenza: Bergamanchester |
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per chidere il discorso.. d'alessio ha cantato l'altr sera alla festa promozione del napoli in serie A.. e se non era tifoso lui..
_________________ YOU'LL NEVER WALK ALONE
1907 - L'ANNO DELLA DEA... 1911 - L'ANNO DEL MAIALE |
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Lun 18 Giu 2007, 17:59 |
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cesco79
Simpatizzante

Registrato: 05/04/07 10:33 Messaggi: 332 Residenza: Seriate |
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lasciamo lì dov'è quel piagnone
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Mi chiedo come sarà la vita Con una luce che non vedrò mai
Mi chiedo come sarà la vita Con un dolore che dura in eterno
In ogni notte c'è un nero diverso In ogni notte desidero tornare
Al tempo in cui cavalcavo Attraverso le foreste antiche
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Lun 18 Giu 2007, 20:44 |
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